Sul circuito australiano di Phillip Island, all’esordio del Mondiale Superbike 2014, Aprilia vince con Sylvain Guintoli in Gara 2, ottiene altri due podi in Gara 1 e riprende subito il primato iridato sia nella classifica Piloti, sia tra i Costruttori. E’ stato un weekend straordinario per le RSV4 di Aprilia Racing, protagoniste in entrambe le gare.
Il francese bissa così il successo dello scorso anno (sempre con Aprilia RSV4) e, grazie anche al terzo posto in Gara 1, prende il comando del Mondiale Piloti. La vittoria di Sylvain e il secondo posto di Melandri in Gara 1 valgono ad Aprilia il primato tra i Costruttori, un ottimo viatico per la stagione appena iniziata. Dopo il bel secondo posto nella prima frazione Melandri ha avuto una incertezza nel corso dell’ottavo giro della seconda gara: arrivato lungo in frenata è dovuto rientrare in 14esima posizione. Da lì ha iniziato una coraggiosa rimonta che lo ha portato fino alla ottava piazza finale, guadagnando così 8 punti che gli valgono il terzo posto nella classifica piloti.
Sylvain Guintoli: “In Gara 1 forse mi sono fidato un po’ troppo, sono partito forte e verso la fine non avevo più il feeling giusto con la gomma posteriore. Le condizioni erano molto diverse da quelle trovate nei giorni scorsi, comunque abbiamo fatto un buon lavoro. Nella seconda gara ho provato a stare coperto ed ha funzionato, se penso a quello che è successo durante l’inverno non posso che essere contento del nostro weekend, sono tornato finalmente sul gradino più alto del podio. Voglio ringraziare i ragazzi che mi hanno seguito durante la riabilitazione, ora sono piuttosto stanco ma avrò un mese a disposizione prima della prossima gara per recuperare.”.
Marco Melandri: “Gara 1 è andata bene, ho fatto una buona partenza poi stato tranquillo nei primi giri per preservare le gomme in vista del finale. Purtroppo dopo metà gara la moto scivolava tanto, non riuscivo ad essere incisivo, quindi quando è andato in testa Eugene ho preferito conservare il secondo posto. Anche in Gara 2 volevo attuare la stessa tattica, ma per sorpassare Rea ho frenato più forte del solito, la ruota posteriore si è alzata e sono stato costretto a un dritto. Sono deluso perché ho buttato via punti importanti, sicuramente mi manca ancora esperienza nell’adattarmi alle reazioni della moto e adattare il setting alle mie caratteristiche di guida. Anche le condizioni della pista hanno fatto emergere dei problemi che non avevamo mai avuto. Ora devo inquadrare la situazione per essere pronto alla prossima gara”.