Si è tenuto venerdi 6 dicembre il tavolo di lavoro sul tema sicurezza, frutto del la collaborazione tra Ospedale Ospedale Ospedale Ospedale Niguarda Niguarda Niguarda Niguarda e Dainese Dainese Dainese Dainese, che dal 2011 sono fianco a fianco per crea re protezioni sempre più efficaci, grazie all’apporto prezioso di Osvald o Chiara, che – conducendo un’analisi sugli incidenti stradali di questi ultimi anni – ha validato, dal punto di vista medico, anche il D-Air ® Street.Gli studi condotti da Osvaldo Chiara, conferma lui stesso: «rappresentano la più grande casistica italiana sugli incidenti motociclistici, da cui sono emersi e continuano ad emergere dati preziosi per noi, ma soprattutto per la messa a punto di nuove piattaforme protettive come il D-Air ® Street, che possano incrementare la sicurezza di quelle parti che il nostro studio ha indicato come più sensibili, tra queste il torace e la zona addom inale, dove organi come fegato, milza e reni spesso riportano g ravi conseguenze».
Ma la ricerca del Dott. Chiara non si f erma qui: «Attualmente stiamo portando avanti la seconda fase dello studio. Andiamo, così, ad analizzare contro quale ostacolo e in che punto ha impattato il motociclista, con quale traiettoria e se ci sono stati scontri secondari contro altre strutture».
«Le rilevazioni effettuate dal Dott. Chiara – dichiara Lino Dainese Lino, Presidente di Dainese Spa – sono stat e preziosissime per progettare il D-air ® , l’air bag per i motociclisti, e continueranno ad esserlo per le prossime evoluzioni. E’ questo un esempio positivo e concreto di collaborazione efficace tra istituzioni ed impresa che da più protezione a chi usa le due ruote in città e nel tempo libero, in tutto il mondo»
«E questi dati, se da un lato forniscono ulteriori conferme di come gli impatti contro la parte anteri ore e laterale del torace siano la prima causa di infortuni (18% d el totale)» – commenta Marcello Bencini Marcello i, design manager safety equipment del D-Tec ® – «dall’altro ci aiutano a migliorare le protezion i di altre parti del corpo, come nel caso degli arti inferiori in cui da proteggere non c’è solo il ginocchio (17% delle lesioni di arto in feriore) ma anche l’area frontale ed esterna della gamba, che rappres enta il 22% delle lesioni.»
Insieme agli esperti, hanno portato la loro testimonianza il mito del motociclismo italiano Giacomo Agotini e il giovane Francesco Bagnaia , che il prossimo anno sarà pilota del Team VR46 nel Mondiale Moto3 che ha incontrato i giovani delle scuole milanesi per sensibilizzarli in tema di sicurezza,per sensibilizzarli in tema di sicurezza.